Ultimo aggiornamento
05-02-2025 12:42Tags
progetti europei(AAV) 5 febbraio -
La sinergia tra istituzioni, associazioni ambientaliste e società civile è stata il fulcro del workshop, organizzato da Arpav il 30 gennaio a Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta, per il progetto Interreg Wastereduce.
“Il progetto punta a contrastare l'abbandono dei rifiuti lungo i corsi fluviali, in particolare nelle aree protette, e a prevenire l’arrivo dei rifiuti al mare” commenta Stefania Tesser di Arpav, sottolineando che per queste attività è “fondamentale il coinvolgimento dei diversi soggetti che a vario ruolo si devono occupare della tutela dei corsi d'acqua e della pulizia del territorio”.
Il seminario ha riunito diversi soggetti per raccogliere esperienze e proposte per implementare il piano di azione di riduzione dei rifiuti nel Medio Brenta, sito pilota del progetto, con aree naturali protette frequentate da abitanti e turisti.
Il piano punta a promuovere un turismo sostenibile e partecipativo, migliorare l’educazione e la sensibilizzazione con progetti per scuole e la cittadinanza, aumentare la sorveglianza sulle aree naturali con telecamere. Alcune attività sono già partire con il coinvolgimento dei comuni di Carmignano, Fontaniva e Grantorto.
“Con il progetto Wastereduce abbiamo voluto colmare una significativa lacuna: nei siti di interesse naturalistico manca spesso una visione strategica e di lungo termine per la gestione dei rifiuti. Partendo dall'area pilota del Medio Brenta, e grazie alla collaborazione con Etra, Arpav e l’Università di Trieste, il nostro obiettivo è quello di sviluppare una strategia integrata che bilanci prevenzione, monitoraggio e incentivi” commenta Linda Barci di Etifor-Valuing Nature.
Alla giornata hanno partecipato rappresentanti di Regione del Veneto, Consigli di bacino Brenta, Priula, Venezia Ambiente, Rovigo, Legambiente, Università di Trieste e Padova. La mattinata è stato momento di condivisione di esperienze, nel pomeriggio si sono messe in comune le proposte in tavoli di lavoro. Fra gli aspetti emersi, si sottolineano le dinamiche comportamentali che portano all’abbandono di rifiuti, studiate dall’Università di Trieste e le azioni proposte per un cambiamento.
“Gli appuntamenti che stanno accompagnando la realizzazione di questo progetto, come il workshop a Villa Contarini, costituiscono dei riferimenti essenziali per crescere nella condivisione e nella individuazione di nuovi strumenti e approcci, in particolare per l'abbandono dei rifiuti” commenta Federica Lodato di Etra, aggiungendo che “la pulizia e la salvaguardia del territorio sono processi complessi e articolati che necessitano di un impegno di lungo periodo”.
Wastereduce Interreg Italia-Croazia è un progetto finanziato dall’Unione Europea e coinvolge partner pubblici e privati che a vario titolo si occupano della tutela dei corsi d'acqua e della pulizia del territorio, fra cui Arpav, Etra, Istituto di Agricoltura e Turismo di Parenzo, Università degli Studi di Trieste, Etifor e Regione Istriana. Proseguirà per 30 mesi, con un budget a disposizione di un milione e 600 mila euro.
Ruolo dell'Agenzia nel progetto è di facilitare condivisioni e sinergia verso il comune obiettivo e capire quali strumenti a disposizione della normativa regionale e nazionale di settore possano risultare efficaci.
la scheda del progetto Wastereduce
Ultimo aggiornamento
05-02-2025 12:42Tags
progetti europei