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09-11-2022 11:21(AAV) Padova, 16 luglio 2018 – Oggi a Venezia, ARPAV, Guardia Costiera e Regione del Veneto hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa, l'attività svolta congiuntamente per la tutela del mare. All'incontro hanno partecipato l'ammiraglio Piero Pellizzari, l'assessore all'ambiente Gianpaolo Bottacin e il direttore generale di Arpa Veneto, Nicola Dell'Acqua.
Il mare del Veneto costituisce un importante patrimonio da tutelare e valorizzare. Il sistema comprende 10 Comuni costieri, 167 km di coste, 100 km di coste destinate alla balneazione, 2 Zone SIC (Siti di Interesse Comunitario per la tutela degli habitat e delle specie: Tegnùe di Chioggia e Porto Falconera per un’estensione totale di 3300 ettari).
L’azione della Regione del Veneto per la tutela del mare comprende le attività di monitoraggio ambientale, l’adozione e l’aggiornamento del Piano di tutela delle Acque, la gestione del Servizio Idrico Integrato, la difesa dei litorali dall’erosione e dai dissesti.
In particolare i monitoraggi ambientali del mare sono attuati dall’ARPAV in collaborazione con la Direzione Marittima di Venezia – Guardia Costiera.
L’impegno per il continuo aggiornamento della conoscenza del mare è notevole: oltre 1000 campioni/anno nella fascia costiera, 600 campioni/anno di acque di balneazione, migliaia di rilevamenti con apparecchiature oceanografiche, 10 tecnici ARPAV impegnati nei monitoraggi.
In tale ambito la collaborazione tra ARPAV e Guardia Costiera è fondamentale, in quanto unisce risorse e conoscenze degli uomini di mare e degli specialisti dell’ambiente.
La collaborazione è stata avviata nel 2011. Da allora ARPAV e Guardia Costiera hanno percorso assieme circa 20.000 miglia di mare, in oltre 430 giornate di navigazione, prelevando 10.000 campioni di acque, sedimenti ed organismi marini.
L’attività riguarda in particolare le acque destinate alla balneazione, le acque marino costiere e il monitoraggio per la Strategia Marina.
Sulle acque destinate alla balneazione l’attività prevede il monitoraggio dell’inquinamento batterico durante la stagione balneare, ai fini della tutela della salute dei bagnanti, effettuato in 95 stazioni lungo la costa adriatica. La classificazione delle acque di balneazione valida per il 2018 vede 89 punti in stato “eccellente” (il massimo) ed i rimanenti in stato “buono”. Attualmente sulla base degli ultimi campioni effettuati a fine giugno, tutte le 95 stazioni del litorale del Veneto risultano balneabili. Per l’informazione tempestiva sullo stato di balneabilità delle acque, ARPAV ha aggiornato una specifica APP, disponibile sia per IOS che Android.
Sulle acque marino costiere l’attività prevede la valutazione dello stato ecologico e chimico del mare, con 76 stazioni di campionamento e rilevamento fino a circa 4 miglia nautiche dalla costa, 7 campagne annuali, rilevamento dei parametri biologici in acqua e nel fondale e dei parametri chimici in acqua, sedimento ed organismi animali.
Il monitoraggio per la “Strategia Marina” (direttiva europea 2008/56/CE) viene effettuato in 20 stazioni di campionamento e rilevamento fino a 12 miglia nautiche dalla costa, con campagne mensili realizzate da ARPAV in collaborazione sia con la Guardia Costiera che con ARPA Friuli V.G..
Negli ultimi anni l’attenzione delle Agenzie per l’Ambiente in ambito mare, soprattutto per la Strategia Marina, si è rivolta a monitoraggi innovativi e specifici per comprendere meglio la situazione del mare nel suo complesso. Ad esempio il monitoraggio delle microplastiche nelle acque di superficie, fino a 12 miglia, con utilizzo di un apparecchio trainato dalla motovedetta chiamato “Manta” e successive analisi in laboratorio (forma, colore, tipologia delle plastiche); il monitoraggio dei rifiuti spiaggiati, in 4 siti di controllo sul litorale, con frequenza semestrale; l’attività sperimentale per il monitoraggio del mare tramite satelliti del programma europeo COPERNICUS, con parametri quali temperatura, solidi sospesi e clorofilla.
La dimostrazione pratica che è stata effettuata da ARPAV a bordo dei mezzi della Guardia Costiera ha mostrato l’uso della sonda oceanografica, della telecamera subacquea e della bottiglia di profondità.