Ultimo aggiornamento
09-11-2022 11:20Tra il 21 ed il 22 maggio si è verificato un fenomeno di spiaggiamento di agglomerati brunastro-verdastri su tutta la costa est del lago di Garda. Tale fenomeno si è manifestato anche nei due giorni successivi ma con minore intensità.
Le analisi svolte da ARPAV, mediante microscopia, sui campioni prelevati hanno dato il seguente risultato: negli agglomerati brunastri si è rilevata elevata presenza di pollini di diverse famiglie di piante, alghe verdi e azzurre (Cianobatteri) planctoniche di forma filamentosa, diatomee, alghe verdi in forma unicellulare e altre forme coloniali, residui vegetali ed exuvie (residui di larve) di Ditteri Chironomidi.
Gli agglomerati verdastri sono risultati essere costituiti da frammenti di talli di alghe verdi.
Il fenomeno è da ricondursi ad una serie di eventi combinati che hanno portato sulle acque del lago grandi quantità di pollini e pappi dei pioppi che si sono addensati sulla superficie generando dei centri di aggregazione per tutto il resto del materiale che galleggiava in quel momento sull'acqua. I venti, generando il relativo moto ondoso, hanno fatto sì che tutto questo materiale in un naturale stato di decomposizione (da questo processo il caratteristico odore) spiaggiasse.