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A febbraio precipitazioni inferiori alla media. La situazione della risorsa idrica nell’ultimo rapporto Arpav

Dopo due mesi con abbondanti precipitazioni, +223% a dicembre e +111% a gennaio rispetto alla media del periodo 1994 – 2020, il mese di febbraio registra un -35%. Se si analizza la situazione della risorsa da ottobre, mese d’inizio dell’anno idrologico, grazie alle intense precipitazioni dei mesi precedenti gli apporti complessivi sono ancora superiori alla media, +32 %. Sulle Dolomiti febbraio è stato mite, con la terza decade che è stata la più calda dal 1990 ad oggi.

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A febbraio precipitazioni inferiori alla media. La situazione della risorsa idrica nell’ultimo rapporto Arpav

Dopo due mesi con abbondanti precipitazioni, +223% a dicembre e +111% a gennaio rispetto alla media del periodo 1994 – 2020, il mese di febbraio registra un -35%. Se si analizza la situazione della risorsa da ottobre, mese d’inizio dell’anno idrologico, grazie alle intense precipitazioni dei mesi precedenti gli apporti complessivi sono ancora superiori alla media, +32 %. Sulle Dolomiti febbraio è stato mite, con la terza decade che è stata la più calda dal 1990 ad oggi.

Nonostante il mese poco nevoso, il cumulo di neve fresca da ottobre a fine febbraio è superiore di 250 cm a 2000 metri sulle Dolomiti (+60%) e di 150 cm a 1600 metri sulle Prealpi (+55%). La copertura nevosa risulta ancora molto estesa e le riserve idriche nel manto nevoso del bacino del fiume Piave sono quasi il doppio della media storica.
Le portate dei maggiori fiumi della regione per la scarsità di piogge a fine mese risultano in calo, in alcuni casi inferiori alle medie storiche.

Ultimo aggiornamento

28-10-2022 09:03

Tags

idrologia

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