Vai al contenuto

COVID-19 e Qualità dell’Aria, il terzo rapporto LIFE PrepAIR sulla composizione chimica del particolato

Nel corso di un webinar è stato presentato il terzo rapporto dello studio sugli effetti delle misure COVID-19 sulla qualità dell’aria nel bacino padano curato dai partner del progetto Life PrepAIR. Fin dall’avvio del lockdown della scorsa primavera, questo è uno dei temi a cui il progetto dedica maggiore attenzione: nei mesi scorsi sono stati pubblicati i primi due report, che si sono occupati di concentrazioni ed emissioni nel periodo febbraio-maggio 2020. Il terzo rapporto si concentra invece sull’analisi della composizione chimica del particolato, in questo caso il PM10.

Notizia
Data di pubblicazione:

COVID-19 e Qualità dell’Aria, il terzo rapporto LIFE PrepAIR sulla composizione chimica del particolato

Nel corso di un webinar è stato presentato il terzo rapporto dello studio sugli effetti delle misure COVID-19 sulla qualità dell’aria nel bacino padano curato dai partner del progetto Life PrepAIR. Fin dall’avvio del lockdown della scorsa primavera, questo è uno dei temi a cui il progetto dedica maggiore attenzione: nei mesi scorsi sono stati pubblicati i primi due report, che si sono occupati di concentrazioni ed emissioni nel periodo febbraio-maggio 2020. Il terzo rapporto si concentra invece sull’analisi della composizione chimica del particolato, in questo caso il PM10.

È noto che il materiale particolato aerodisperso è un insieme eterogeneo di sostanze di diversa natura, particelle solide e liquide sospese in aria ambiente. Gli inquinanti emessi dalle diverse sorgenti possono essere definiti primari, quando una volta emessi non subiscono variazioni, mentre sono secondari quando si producono a seguito di una serie di reazioni chimico-fisiche che avvengono direttamente in atmosfera. Il composto secondario si forma quindi interagendo con la luce solare, l'ossigeno, l'acqua e gli altri inquinanti primari presenti in aria ambiente. L’analisi chimica permette di caratterizzare tale particolato e di tentare di distinguere la parte primaria da quella secondaria.
Lo studio di tale frazione granulometrica è avvenuto attraverso l’analisi dei dati rilevati in quattro stazioni speciali presenti nel bacino padano nell’ambito del progetto PrepAIR (Torino, Milano Pascal, Schivenoglia -MN- e Bologna) a cui si è aggiunta la stazione di Aosta. L’obiettivo era verificare e consolidare le conclusioni preliminari dei report precedenti e ottenere, quindi, ulteriori elementi di conoscenza necessari ad impostare la prossima fase di pianificazione in materia di qualità dell’aria.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 09:58

Questa pagina ti è stata utile?