Ultimo aggiornamento
06-03-2023 14:41Tags
idrologia
Piogge scarse a gennaio 2022, -53% rispetto alla media del periodo 1994-2021. Un gennaio scarso di piogge non è poi così raro nel periodo considerato, quantitativi assai inferiori si erano avuti nel 2000 e 2005, ma anche nel 2012 e più recentemente nel 2017, 2019 e 2020. Se si considerano gli apporti di precipitazioni dall’inizio dell’anno idrologico (1° ottobre) si segnala -30% rispetto alla media.
Riserve nivali. Sulle Dolomiti il mese di gennaio è stato mite, con una temperatura media oltre la norma (+1.2°C) e un unico episodio nevoso nel mese. Il cumulo di neve fresca da ottobre a fine gennaio presenta un deficit del 28% nelle Dolomiti, del 45% nelle Prealpi e di circa 40-50 cm nei fondovalle delle Dolomiti.
Copertura nevosa. Nella norma rispetto al periodo di riferimento 2010-2021, è frutto della neve fino a bassa quota e di alcuni periodi freddi da dicembre ad oggi: l’area innevata oltre i 1650 m di quota è attualmente il 50% del territorio. Le riserve idriche nivali appaiono piuttosto scarse.
Serbatoi. In gennaio il volume complessivamente invasato nei principali serbatoi del Piave mostra un deciso decremento nell’ultima decade, mantenendosi su valori molto bassi: al 31 gennaio il volume totale è pari al 49% del volume massimo invasabile.
Falda. Dopo un autunno caratterizzato da poche precipitazioni, anche gennaio ha visto solo un evento degno di nota ad inizio mese. Nel complesso si accentua la situazione di scarsità della risorsa idrica, più marcata nei settori dell’alta pianura.
Portate. Alla data del 31 gennaio le portate dei maggiori fiumi veneti, in calo dalla metà del mese di novembre, sono ormai decisamente inferiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua ed al minimo storico sul Gorzone.