Idrologia del suolo. Un corso per condividere approcci innovativi a livello nazionale

La prima parte, centrata su contenuti teorici, si era tenuta a maggio-giugno in quattro incontri online.
L’uso di modelli innovativi, come il Flows-Hages ideato dagli stessi docenti del corso, introduce importanti novità nello studio dei diversi ambienti pedoclimatici, cioè ambienti in cui le condizioni fisiche e chimiche del suolo variano in base al clima. Sarà possibile, ad esempio, valutare scenari alternativi nella gestione dell’acqua irrigua, stimare alcune funzioni e proprietà del suolo come la capacità di filtraggio, quantificare la ricarica della falda tenendo conto di scenari di cambiamento climatico e valutare l’impatto delle sostanze fertilizzanti o inquinanti sul suolo.
Il corso è stato organizzato da Arpa Veneto e dall’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (Isafom) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Obiettivi dell’attività formativa, mettere in relazione specialisti del suolo per individuare un approccio integrato alla soluzione di problemi agro-ambientali e condividere a livello nazionale l’uso di modelli per definire carte tematiche.
Numerosi i tecnici di settore che hanno partecipato al corso provenienti da: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Consiglio nazionale delle ricerche, Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (Snpa), Regioni, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), enti regionali per lo sviluppo agricolo, oltre a professionisti del settore.
A tenere le lezioni gli esperti Antonio Coppola dell’Università degli Studi della Basilicata, Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali (Safe) e Angelo Basile dell’Isafom-Cnr.