Ultimo aggiornamento
14-03-2025 08:46Tags
cambiamenti climaticinevemeteoL’ultimo mese della stagione invernale 2024/2025 è stato più caldo del normale e quindi in linea con l’andamento registrato nell’ultimo decennio, mentre gli apporti pluviometrici complessivi a livello regionale sono risultati molto prossimi alla norma e leggermente inferiori a quelli medi dell’ultimo decennio.
Anomalie temperature rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. Temperatura media per il settimo anno consecutivo ben superiore alla norma, con un’anomalia a livello regionale di 1.6 °C, le minime registrano un’anomalia di +2.3 °C, le massime +0.9 °C.
Precipitazioni. Il mese è risultato leggermente più asciutto rispetto all’ultimo decennio, ma sostanzialmente in linea con la media trentennale 1991-2020.
Manto nevoso. Nel mese di febbraio sono caduti mediamente 50-65 cm di neve fresca a 2000 m di quota nelle Dolomiti e 65-85 cm a 1600 m nelle Prealpi. Dall’inizio della stagione invernale, il deficit di precipitazione nevosa è ancora del 34 % nelle Dolomitie del 38 % nelle Prealpi.
Giorni di gelo. Non si arresta tuttavia il trend negativo e statisticamente significativo degli ultimi 30 anni che ha visto i giorni di gelo di febbraio ridursi di circa il 25 % ogni decennio.
scarica il rapporto febbraio 2025
In sintesi: la stagione invernale 2024-2025
Il mese di febbraio chiude una stagione invernale caratterizzata da temperature mediamente superiori alla norma in tutti i tre mesi e da apporti pluviometrici complessivi a livello regionale molto prossimi ai valori normali.
La grafica presenta in sintesi gli indicatori più rilevanti per la stagione appena trascorsa a livello regionale con un link al report più approfondito.
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