Ultimo aggiornamento
19-07-2024 14:14La luminosità (detta brillanza) notturna viene misurata attraverso un semplice strumento detto SQM, composto da un sensore appositamente calibrato in grado di registrare la luce entro un determinato campo visuale; lo strumento viene posto in posizione fissa ed orientato verso lo zenith.
Un monitoraggio costante e soprattutto diffuso sul territorio della brillanza del cielo notturno è fondamentale per verificare la validità dei provvedimenti presi per la riduzione del flusso artificiale prodotto dagli impianti di illuminazione pubblica e privata.
La rete di monitoraggio
La rete di monitoraggio si compone di 20 centraline.
La rilevazione dei dati di brillanza avviene in automatico ogni cinque minuti durante tutta la notte: ai dati raccolti dalle centraline installate da Arpav si affiancano quelli provenienti dalle centraline del Dipartimento di Fisica ed Astronomia dell'Università di Padova, installate presso gli osservatori astronomici di Cima Ekar e del Pennar - Asiago - VI e dell'associazione di tutela del cielo "Venetostellato", situati in vari osservatori amatoriali nel territorio regionale.
Sul tetto della sede Arpav è presente anche uno strumento di monitoraggio di differente tipologia (denominato TESS), fornito in uso gratuito dall'Università di Madrid nell'ambito del progetto europeo STAR4ALL.