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Un marzo senza piogge: la situazione della risorsa idrica in Veneto

Assenza di precipitazioni fino al giorno 30, inizio di un episodio perturbato che ha portato circa 20-40 mm di precipitazioni in montagna, un po’ di più sulle zone prealpine, e 20-30 mm in pianura. Rispetto alla media del periodo 1994-2021, marzo registra un -81%, apporti minori agli attuali si sono avuti nel 2021, 2012, 2003, 1998 e 1994. A livello di bacino idrografico, rispetto alla media 1994-2021, si registrano ovunque condizioni di marcato deficit pluviometrico. Nei sei mesi dall’inizio dell’anno idrologico (1° ottobre) sono caduti sul Veneto il 40% in meno dei quantitativi medi del periodo.

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Un marzo senza piogge: la situazione della risorsa idrica in Veneto

Assenza di precipitazioni fino al giorno 30, inizio di un episodio perturbato che ha portato circa 20-40 mm di precipitazioni in montagna, un po’ di più sulle zone prealpine, e 20-30 mm in pianura. Rispetto alla media del periodo 1994-2021, marzo registra un -81%, apporti minori agli attuali si sono avuti nel 2021, 2012, 2003, 1998 e 1994. A livello di bacino idrografico, rispetto alla media 1994-2021, si registrano ovunque condizioni di marcato deficit pluviometrico. Nei sei mesi dall’inizio dell’anno idrologico (1° ottobre) sono caduti sul Veneto il 40% in meno dei quantitativi medi del periodo.

Riserve nivali. Marzo è stato caratterizzato dall’assenza di precipitazioni fino a fine mese, quando un episodio ha portato la neve fino a fondovalle. Dal 31 marzo al 4 aprile 50-80 cm di neve fresca a 2000 m sulle Dolomiti, 35 cm a 1600 m e 10-20 cm a 1200 m di quota. Nelle Prealpi 30-40 cm oltre i 1600 m e di 0-5 cm a 1200 m di quota. Il 30 marzo la copertura nevosa e lo spessore del manto nevoso erano inferiori alla media del periodo; dopo la nevicata l’indice di spessore di neve al suolo è risalito a valori normali. La risorsa idrica nivale speditivamente stimata il 5 di aprile, è più che raddoppiata rispetto ai quantitativi registrati al 31 marzo nel bacino montano del Piave, Cordevole e bacino montano del Brenta.
Serbatoi. In marzo il volume complessivamente invasato nei principali serbatoi del Piave ha mostrato un andamento in continua costante crescita: al 31 marzo il volume totale risulta pari al 55% del volume massimo invasabile, nella media del periodo. Anche nel serbatoio del Corlo (Brenta) si rileva un 59% del volume attualmente invasabile, poco sopra la media del periodo.

Falda. Marzo ha proseguito la serie di mesi senza eventi meteorici significativi, con ulteriore accentuazione della situazione di scarsità della risorsa idrica, più marcata nei settori dell’alta pianura tra Brenta e Piave ed in alcune zone della media e bassa pianura. Essendo l’ultimo dato riferito al 29 marzo non si vedono ancora gli effetti dell’evento a cavallo tra marzo e aprile, ma si può ritenere che l’impatto di tale evento sarà alquanto limitato.

Ultimo aggiornamento

06-03-2023 14:43

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idrologia

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