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Focus

Che cos’è il 5G?

Il 5G è il nuovo standard di trasmissione per la telefonia mobile. Rispetto agli attuali sistemi, GSM, DCS, UMTS e LTE, il 5G permette elevata velocità di trasmissione e tempi di reazione della rete ad una richiesta molto ridotti, caratteristiche che fanno prevedere aumento e miglioramento dei servizi e delle prestazioni.

In che ambiti di attività verrà utilizzato?

È difficile immaginare ora l’evoluzione della rete ma la ricerca si sta sviluppando in diversi settori, tra cui quello della mobilità (introduzione graduale di auto a guida autonoma) e quello sanitario (possibilità di fare operazioni a distanza così da intervenire anche in zone dove non ci sono ospedali avanzati); altri scenari di sviluppo riguardano certamente la pubblica sicurezza, il turismo e, ovviamente, anche l’intrattenimento.

Come funziona?

Dal punto di vista tecnologico cambia la modalità di trasmissione, non più ‘statica’ in una determinata area ma centrata sull’utente o meglio sul dispositivo: le nuove antenne consentono di ottenere fasci di emissione ‘dinamici’ nel tempo e nello spazio.

Ci sono antenne di questo tipo già attive in Veneto?

Certo, i gestori stanno implementando la loro rete anche con la tecnologia 5G. Gli impianti di telefonia cellulare, sono formati da più antenne e comprendono più servizi.

Quali frequenze utilizza?

La tecnologia 5G lavora su diverse bande di frequenza: 700 MHz, 3500, 3700 MHz, 27 GHz. Il sistema LTE+5G DSS lavora sulle bande: 1800, 2100 e 2600 MHz. Dynamic Spectrum Sharing (DSS) è una tecnologia di trasmissione che permette di utilizzare sia LTE che 5G nella stessa banda.

La nuova tecnologia usa frequenze che possono essere più dannose di quelle utilizzate da quelle già attive?

La normativa italiana fissa i limiti nella gamma di frequenza 100kHz - 300GHz, indipendentemente dalla tecnologia di rete utilizzata. Le bande di frequenza utilizzate dal 5G ricadono all'interno di questo intervallo i cui limiti, individuati dalla normativa italiana per la tutela della salute pubblica, sono tra i più cautelativi d’Europa.
Riferimenti normativi: L.Q. 36/2001, DPCM 08.07.03 e L. 221/2012

Ci sono studi sui possibili danni alla salute legati all’utilizzo di queste nuove frequenze?

Fermo restando che gli aspetti di carattere sanitario non sono di diretta competenza di Arpav, si ritiene importante segnalare uno studio pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, che fa il punto sui rischi per la salute legati ai campi elettromagnetici e tiene conto anche della modalità di trasmissione delle antenne utilizzate soprattutto per la tecnologia 5G. Il rapporto conclude affermando che le evidenze scientifiche correnti non giustificano modifiche sostanziali all’impostazione attuale degli standard internazionali di prevenzione dei rischi per la salute (cioè gli attuali limiti di esposizione).
Rapporto ISTISAN 19/11

L’aggiunta delle antenne 5G a quelle già presenti sul territorio aumenta l’inquinamento elettromagnetico?

Le valutazioni preventive dei livelli attesi di campo elettromagnetico e le misure effettuate sul territorio considerano il livello di campo dovuto a tutti i sistemi per telecomunicazioni presenti intorno all’area di interesse, incluso il nuovo segnale 5G, se presente.

Come vengono rilasciate le autorizzazioni per installazioni di antenne per il 5G?

Si segue il procedimento autorizzativo previsto per l’installazione di qualsiasi nuovo impianto di telecomunicazione o per la riconfigurazione di esistenti. Arpav rilascia un parere preventivo, che è favorevole solo quando i livelli di campo elettromagnetico, dovuti al nuovo impianto e a quelli già presenti nella stessa zona, risultano inferiori al limite, al valore di attenzione ed all’obiettivo di qualità - ove applicabili - fissati dalla normativa vigente. Tutte le emissioni degli impianti di telecomunicazione sono quindi controllate in fase di autorizzazione preventiva.
Riferimenti normativi: D.Lgs. 259/03

Le antenne 5G si aggiungono alle precedenti (2G, 3G, 4G) o andranno a sostituirle in parte?

È probabile che lo sviluppo di questa nuova tecnologia porti ad un aumento di impianti sul territorio. In ogni caso, l’incremento atteso con la diffusione del 5G non potrà mai portare ad una crescita indiscriminata dei livelli di campo elettromagnetico, grazie ai controlli Arpav sul rispetto dei limiti normativi. Nelle situazioni con valori già prossimi ai livelli limite non sarà possibile aggiungere ulteriori impianti, di qualsiasi tecnologia.

Le modalità con cui si eseguiranno i controlli cambieranno? Le Agenzie ambientali sono pronte?

I controlli preventivi effettuati da Arpav all’interno del procedimento autorizzativo per l’installazione degli impianti 5G sono eseguiti secondo le nuove disposizioni previste dal Sistema Nazionale per la Prevenzione dell’Ambiente (Snpa), che tengono conto delle specificità di questa nuova tecnologia.
I controlli strumentali sugli impianti in esercizio seguono quanto specificato dall’apposita norma tecnica nazionale.
Riferimenti normativi: Delibera SNPA 88/2020

Ultimo aggiornamento

06-11-2023 13:10

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