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Inverno 2022/23

La stagione invernale 2022-2023 è stata assai meno nevosa in montagna rispetto alla media e meno piovosa in pianura, con accentuazione del deficit idrico su tutta la regione. Se a dicembre e gennaio piove in maniera quasi normale, febbraio risulta particolarmente secco con precipitazioni quasi assenti. Questa situazione è principalmente legata a vistose anomalie nelle circolazione sinottica osservata sull’Europa occidentale che genera anche un inconsueto andamento termico. Di fatto l’inverno 2022-2023 è assai più mite rispetto alla media, in maniera più evidente in montagna. Anche durante le fasi fredde i minimi assoluti sono stati ben superiori ai valori consuetamente osservati. Inoltre, a differenza dell’anno precedente, il caldo anomalo di metà febbraio con assenza di nuova neve e la fusione precoce di quella esistente, non hanna contribuito ad alimentare la coltre di neve.

Analisi sinottica

Vai alla descrizione analitica dei mesi:

Dati meteorologici

Temperature minime, massime e medie nei capoluoghi di provincia

mese

massime assolute

miime assolute

media delle medie

dicembre

12/13°C

-6/0°C

2/7°C

gennaio

13/16°C

-6/-2°C

2/6°C

febbraio

14/18°C

-10/-4°C

4/6°C

Giorni piovosi sulla regione (numerosità nel periodo di rilevamento)

mese

N° di giorni piovosi (>= 1mm)

N° giorni con precipitazioni >= 40 mm

dicembre

14

2 (il 4 con un massimo di 62.4 mm a Recoaro Mille e il 15 con un massimo di 45.2 mm a Valpore (Seren del Grappa))

gennaio

13

2 (il 19 con un massimo di 40.0 mm a Peschiera - Dolci e il 23 con un massimo di 44.4 mm a San Martino d'Alpago)

febbraio

5

0

Eventi nevosi

mese

Eventi con accumulo di neve al suolo sulla montagna veneta (data del rilievo alle ore 8.00)

dicembre

13 (1,2,3,4,5,8,9,10,11,15,16,29,30)

gennaio

8 (8,9,15,16,17,19,23,24)

febbraio

0

Dati climatologici

Analisi termometrica

L'analisi termometrica prevede alcune elaborazioni relative alla temperatura misurata a 2m; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

Stazioni di rilevamento: Una selezione di 31 stazioni

Elaborazioni effettuate: Tabella con alcuni valori termici di riferimento

Risultati: dalla tabella si osserva che:

  • Temperatura media trimestrale: risulta ovunque significativamente superiore alla media, con scarti di 1.0/2.0°C oltre le medie. Gli scarti medi stagionali sono stati fortemente influenzati da alcuni periodi (es. attorno a Natale e all'inizio dell'anno 2023) anormalmente miti.
  • Giorni con T minima inferiore a 0°C: il numero medio mensile di giorni con tmin <0°C è significativamente inferiore alla media sulle Prealpi, sulla pedemontana, sulla pianura e sulla costa, mentre risulta prossimo alla norma in alta quota e nelle valli interne caratterizzate da marcate inversioni termiche.
  • Giorni con T minima inferiore a -5°C: il numero medio mensile di giorni con tmin <-5°C è inferiore alla media su tutte le stazioni significative.
  • Giorni con T massima inferiore a 0°C: il numero medio mensile di giorni con tmin <0°C è inferiore alla media su tutte le stazioni significative, in alcuni casi anche in maniera rilevante.
  • Valore minimo trimestrale di T minima: su nessuna stazione si sono ritoccati i record storici, e nessuna stazione ha fatto rilevare valori prossimi a tali record.
  • Valore massimo trimestrale di T massima: su nessuna stazione si sono ritoccati i record storici; su nessuna stazione si sono superati o avvicinati i 20°C.

Analisi pluviometrica

L'analisi pluviometrica prevede alcune elaborazioni relative alla precipitazione misurata a 2m; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

Stazioni di rilevamento: Una selezione di 31 stazioni

Elaborazioni effettuate: Tabella con alcuni valori pluviometrici di riferimento

Risultati: dalla tabella si osserva che:

  • Precipitazione media mensile: i valori risultano prossimi o superiori alla media per buona parte delle stazioni della pianura, della costa e della pedemontana, specie occidentale, mntre risultano inferiori alla media in montagna, con gli scarti maggiori nelle valli interne. Da rimarcare come le precipitazioni siano concentrate quasi esclusivamente nei mesi di dicembre e gennaio, mentre a febbraio risultino irrilevanti, specie in montagna dove sono spesso del tutto assenti.
  • Numero medio di giorni piovosi: il numero medio mensile di giorni piovosi risulta prossimo alla media per effetto degli episodi di dicembre e gennaio, che compensano la carenza di fenomeni di febbraio.
  • Numero medio di giorni con precipitazione superiore a 20 mm: risulta perlopiù prossimo alle medie del periodo.
  • Precipitazione massima accumulata in un giorno o in 5 giorni: i valori sia in un giorno che in 5 giorni risultano molto lontani dai valori record starici, a sottolineare la totale mancanza di periodi prolungati di maltempo e di fenomeni abbondanti.

Analisi nivometrica

L'analisi nivometrica prevede alcune elaborazioni relative alla precipitazione nevosa misurata da stazioni o da operatori; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

Stazioni di rilevamento: Stazione Arabba [1980-2022]

Elaborazioni effettuate: Altezza del manto nevoso stagionale rispetto alla media 1980-2022

Risultati: ad Arabba le precipitazioni nevose risultano nella norma ad inizio periodo, mentre lo spessore della neve al suolo si riduce tra la seconda decade di dicembre e i primi di gennaio a causa di un periodo privo di precipitazioni e con temperature superiori alle medie; il manto nevoso subisce nuovi incrementi a partire dall'8 di gennaio per effetto di alcuni episodi in ogni caso mai abbondanti, e il giorno24 gennaio si raggiunge il massimo di neve al suolo stagionale con 60 cm. In seguito l'assenza quasi totale di precipitazioni determina il progressivo calo dell'altezza di neve al suolo fino alla pressoché totale scomparsa delo stesso a fine febbraio (3 cm il giorno 28).

Note al testo

  1. valore “superiore alla media”, “inferiore alla media” e “in media”: valori superiori al 75° percentile, inferiori al 25° percentile e compresi nell'intervallo tra questi due estremi, rispettivamente, oppure entro una deviazione standard.
  2. valore “molto superiore” e “molto inferiore”: valori esterni all'intervallo 2.5°-97.5° percentile. Ove specificato si è fatto ricorso alla mediana, anziché alla media per l'elevata dispersione di specifici dati, come l'altezza del manto nevoso.
  3. Fonte dei dati: reanalisi National Centers for Environmental Prediction (NCEP), stazioni termopluviometriche della rete di ARPAV - Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio.

Ultimo aggiornamento

17-05-2023 09:39

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