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Aria, i risultati a Bergantino (RO)

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

Aria, i risultati a Bergantino (RO)

(AAV) 5 luglio -

La qualità dell’aria nel comune di Bergantino è stata valutata con una campagna di monitoraggio realizzata con stazione mobile in via Pasino, dal 5 luglio 2023 al 9 gennaio 2024.

Il biossido di zolfo e il monossido di carbonio, non risultano critici nel sito considerato, in analogia con quanto accade negli altri siti della provincia di Rovigo. Anche il biossido di azoto, il benzene e il benzo(a)pirene mostrano concentrazioni che non superano i limiti normativi.

Le polveri PM10 rappresentano gli inquinanti più critici misurati nel corso del monitoraggio a Bergantino, in analogia con quanto accade per le stazioni fisse di riferimento della rete ARPAV. La concentrazione di PM10 ha superato il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana per 34 giorni su 181 di misura (19% del periodo) e il suo valore medio nei due periodi di monitoraggio è stato 36 μg/m3 (microgrammi al metrocubo). Il confronto con i dati della stazione fissa di Badia Polesine permette di stimare il rispetto del limite normativo sulla media annuale di PM10 e il superamento del valore limite sulla media giornaliera per un numero di giorni superiore ai 35 consentiti. 

Il confronto con le stazioni di riferimento ha consentito di evidenziare che, mentre in periodo invernale i dati di PM10 di Bergantino sono confrontabili con quelli di Badia Polesine, nel periodo estivo i dati di Bergantino sono decisamente più elevati di quelli delle centraline fisse di riferimento e portano a registrare 11 superamenti del limite giornaliero: appare quindi evidente la presenza a Bergantino di una fonte di pressione attiva solo nel periodo estivo. Si può ipotizzare il ruolo del risollevamento terrigeno, che andrebbe tuttavia verificato con analisi più approfondite.

L’ozono ha mostrato 20 giornate di superamento dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3), pari al 23% del periodo estivo e all’11% di tutto il periodo di monitoraggio. I dati di concentrazione di ozono sono confrontabili con quelli della centralina di riferimento di Badia Polesine.

L’analisi delle condizioni meteorologiche ha evidenziato la prevalenza di condizioni di buona ventilazione, che ha favorito la dispersione degli inquinanti: queste si sono verificate per il 59% del primo periodo di monitoraggio e per il 46% del secondo. Inoltre, durante il monitoraggio estivo, le condizioni sono state generalmente favorevoli alla formazione di ozono.

la relazione

Ultimo aggiornamento

05-07-2024 14:42

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aria

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