Ultimo aggiornamento
16-09-2025 10:43Tags
acque di balneazione
(AAV) 16 settembre -
Per la stagione balneare 2025 la rete di monitoraggio Arpav ha compreso 174 acque di balneazione (tra mare e laghi), corrispondenti ad altrettanti punti di campionamento, distribuiti su 8 corpi idrici: 95 sul mare Adriatico, 65 sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, 1 sul lago del Mis, 4 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago, 2 sul lago di Santa Maria e 1 nello specchio nautico di Albarella. Complessivamente vengono controllati circa 149,4 km di costa balneabile, di cui 100,8 km relativi al mare e alle acque di transizione e 48,6 km ai laghi.
Il monitoraggio di settembre. Tra l’1 e l’8 settembre è stato effettuato l’ultimo campionamento con 7 casi di non conformità, 6 nel mare Adriatico (1 nel comune di Chioggia punto 66 e 5 nel comune di Caorle punti 9, 519, 10, 11 e 12) e 1 nel lago di Centro Cadore (comune di Domegge di Cadore punto 564). Si è trattato di casi di inquinamenti di breve durata in quanto il campione aggiuntivo prelevato entro le 72 ore ha dato esito conforme e ha permesso il ripristino dell’idoneità.
I campionamenti totali. Durante questa stagione balneare sono stati prelevati 1084 campioni di acqua, di cui 1044 ordinari e 40 aggiuntivi, per un totale di 2168 analisi, con il 97.5% dei campioni esaminati con valori conformi ai limiti di legge, per i parametri microbiologici indagati Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. Rispetto alla stagione balneare precedente si registra un -1.6% di campioni conformi.
Dei 27 casi di non conformità (22 campioni ordinari e 5 aggiuntivi), si tratta in 13 casi (9 ordinari e 4 aggiuntivi) di campioni pre-stagionali e pertanto, poiché servono per confermare l’idoneità dell’acqua di balneazione all’apertura della stagione balneare, sono stati rifatti prima dell’avvio della stagione stessa e ai fini della classificazione è stato considerato esclusivamente l’ultimo campionamento effettuato. I restanti 14 casi di non conformità, corrispondenti a 13 casi di inquinamento di breve durata ovvero della durata inferiore alle 72 ore, sono stati rilevati in mare Adriatico (12 campioni ordinari e 1 aggiuntivo) e nel lago di Centro Cadore (1 campione ordinario).
Le non conformità si sono registrate in giugno in Adriatico in 2 punti nel comune di San Michele al Tagliamento (VE) e in 3 punti nel comune di Cavallino Treporti (VE) e nel mese di settembre in 1 punto nel comune di Chioggia (VE) e in 5 punti nel comune di Caorle (VE) e, sempre nel mese di settembre, nel lago di Centro Cadore in 1 punto nel comune di Domegge di Cadore (BL).
I risultati delle analisi sono stati pubblicati in tempo reale nel sito Arpav nella sezione Balneazione oltre che inseriti nel Portale acque di balneazione del Ministero della Salute e su una specifica APP balneazione ARPAV.
Analisi del quadriennio. Da un’analisi dei dati dal 2022 al 2025, periodo utilizzato anche per la classificazione 2025 valida per l’inizio della stagione balneare 2026, si evidenzia che le percentuali di campioni esaminati conformi ai limiti di legge sono sempre state sempre superiori al 97% (vedi tabella).
CORPI IDRICI | Anno 2025 | Anno 2024 | Anno 2023 | Anno 2022 |
|---|---|---|---|---|
Mare Adriatico | 95.7% | 98.8% | 99.8% | 100% |
Specchio nautico Albarella | 100% | 87.5% | 100% | 100% |
Lago di Garda | 100% | 99.8% | 100% | 100% |
Lago di Santa Croce | 100% | 100% | 100% | 100% |
Lago del Mis | 100% | 100% | 100% | 100% |
Lago di Centro Cadore | 96.2% | 100% | 100% | 100% |
Lago di Lago | 100% | 100% | 100% | 100% |
Lago di Santa Maria | 100% | 92.9% | 100% | 100% |
TOTALE REGIONE VENETO | 97.5% | 99.1% | 99.9% | 100% |
Entro la fine di novembre la Regione del Veneto, su proposta di Arpav, provvederà alla classificazione 2025 delle 174 acque di balneazione del Veneto, sulla base dei dati rilevati negli anni 2022-2025, valida per l’inizio della stagione balneare 2026.
La classificazione è in 4 classi di qualità: “eccellente”, “buona”, “sufficiente” e “scarsa” e tutte le aree classificate, da “eccellente” a “sufficiente” saranno considerate idonee alla balneazione mentre quelle eventualmente in classe “scarsa” saranno temporaneamente vietate alla balneazione, dovranno essere soggette a misure di gestione e potranno essere riaperte solo nel caso in cui un miglioramento della loro qualità le porti a raggiungere la classe "sufficiente" o superiore.
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