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Balneazione - Rete di Monitoraggio

legenda:
zona idonea
zona temporaneamente non idonea
zona permanentemente non idonea

Dal 1999 Arpav esegue sulle acque costiere del Veneto i controlli per la verifica dell'idoneità alla balneazione, previsti dalla vecchia normativa fino all'anno 2009 e dalla nuova normativa dall'anno 2010.

Il 24 marzo 2006 è entrata in vigore la Direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006, relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e che abroga la Direttiva 76/160/CEE. Tale nuova Direttiva è stata recepita dall'Italia con D.Lgs 30 maggio 2008 n. 116 e resa applicabile dalla emanazione del successivo Decreto Ministeriale (Salute e Ambiente) del 30 marzo 2010 aggiornato dal Decreto Ministeriale del 19 aprile 2018.

Ogni anno la Regione, per la parte di propria competenza territoriale, individua sia le acque destinate alla balneazione, sulle quali viene attivato un sistema di sorveglianza e controllo da parte di Arpav, sia le acque non destinate alla balneazione ovvero da vietare permanentemente alla balneazione a cura dei Comuni interessati.

La rete di monitoraggio prevede complessivamente 174 punti di controllo (corrispondenti a 174 acque di balneazione) così ripartiti negli 8 corpi idrici in esame: 95 punti sul mare Adriatico, 1 sullo specchio nautico di isola di Albarella, 65 sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, 1 sul lago del Mis, 4 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago e 2 sul lago di Santa Maria.

Su ogni punto di controllo, durante il periodo di campionamento, si eseguono rilevazioni di parametri ambientali, ispezioni di natura visiva e prelievi di campioni di acqua per l'analisi batteriologica (requisiti di qualità) su due parametri di derivazione fecale Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. Nel caso in cui dai profili delle acque di balneazione emerga una tendenza alla proliferazione di cianobatteri, macroalghe o fitoplancton marino sono previste delle indagini specifiche per determinarne il grado di accettabilità e i rischi per la salute.

E' prevista una frequenza dei controlli almeno mensile durante il la stagione balneare (per la Regione Veneto dal 15 maggio al 15 settembre) per tutti i punti in esame; è previsto il primo controllo dell'anno entro 10 giorni dall'inizio della stagione balneare. Ulteriori controlli sono previsti in caso di risultati non favorevoli delle analisi.

Durante il periodo di campionamento, per valutare l'idoneità di un'acqua di balneazione, vengono utilizzati specifici criteri di valutazione.

I dati analitici ottenuti nell'ambito del monitoraggio sono inviati con cadenza almeno bisettimanale al Portale Acque del Ministero della Salute. Gli stessi dati vanno ad implementare il Sistema Informativo Regionale Ambientale di Arpav attraverso il quale viene aggiornata la situazione della balneabilità.

Ultimo aggiornamento

20-02-2024 11:10

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