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Acque di balneazione: la ricerca di Ostreopsis cf. ovata e Cianobatteri

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Acque di balneazione: la ricerca di Ostreopsis cf. ovata e Cianobatteri

In estate i monitoraggi delle acque di balneazione prevedono anche la ricerca di microalghe potenzialmente tossiche nelle acque marine (Ostreopsis cf. ovata) e di cianobatteri nelle acque del lago di Garda, a tutela della salute umana. Sul sito Arpav sono disponibili i risultati dei primi monitoraggi 2025.

Monitoraggio algale Ostreopsis cf. ovata

Ostreopsis cf. ovata è una microalga marina potenzialmente tossica che, in presenza di condizioni ambientali favorevoli, acque calme e temperature elevate, può riprodursi in quantità consistenti generando una fioritura algale. Durante questi eventi Ostreopsis cf. ovata può rilasciare l’ovatossina, una tossina che può causare disturbi respiratori e irritazioni cutanee per inalazione o contatto con l'acqua di mare.

Dal 2010 i tecnici Arpav eseguono campionamenti in mare di acqua e macroalga con frequenza mensile da luglio a ottobre per verificare l’eventuale presenza di Ostreopsis cf. ovata e di altre microalghe bentoniche potenzialmente tossiche per la salute umana. In Veneto sono quattro le stazioni con caratteristiche ambientali potenzialmente favorevoli allo sviluppo della microalga Ostreopsis cf. ovata, anche se ad oggi non è mai stata rinvenuta.

Monitoraggio Cianobatteri

I cianobatteri, chiamati un tempo alghe verdi-azzurre, sono un gruppo di microrganismi fotosintetici che, in presenza di condizioni ambientali favorevoli (intensità luminosa, abbondanza di nutrienti, temperature elevate e stratificazione stabile delle acque lacustri), possono raggiungere densità molto elevate formando vere e proprie fioriture e producendo schiume. Alcune specie di cianobatteri d’acqua dolce producono una grande varietà di tossine, dette cianotossine, che provocano principalmente irritazioni cutanee, disturbi gastrointestinali, febbre e disturbi respiratori per contatto, ingestione o inalazione dell’acqua.

Dal 2010, da giugno a agosto con frequenza mensile, i tecnici Arpav eseguono il monitoraggio dei fenomeni di proliferazione di cianobatteri nel lago di Garda su tre stazioni appartenenti alla rete delle acque di balneazione. Le analisi prevedono l’identificazione e la conta dei cianobatteri totali, con particolare attenzione alle specie potenzialmente tossiche per la salute umana, e l’analisi delle cianotossine.

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