Ultimo aggiornamento
16-09-2022 09:58Pochi minuti che però sono fondamentali per mettere in sicurezza le persone e i beni. Allertare la popolazione prima che si inneschi una colata detritica è un obiettivo ambizioso a cui si può arrivare grazie all’uso di nuove tecnologie. Di questo parlerà il 14 giugno Matteo Cesca di Arpav nell’incontro “L’allerta per le colate detritiche”, ultimo di tre seminari online organizzati da Arpav e Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova. L’evento si terrà dalle 18 alle 19.30 ed è aperto ai cittadini interessati al tema e ai tecnici del settore.
Le colate detritiche sono un fenomeno impulsivo e improvviso, con un alto potere distruttivo. Il numero elevato di siti potenzialmente minacciati, la poca flessibilità e i costi elevati delle opere strutturali di difesa rendono i sistemi di allarme e monitoraggio una delle contromisure più attuabili per mitigare il rischio da colata detritica.
Dati i tempi rapidi di sviluppo del fenomeno, è importante allertare la popolazione e attivare azioni di protezione civile il più rapidamente possibile e con maggiore anticipo. L’attuale sistema di allertamento si basa sul preallarme causato dalle precipitazioni intense (soglie pluviometriche e radar meteorologico) e dall’allarme generato dai sensori che rilevano il passaggio della colata o dal monitoraggio sul posto, determinando perciò tempi di allerta molto brevi. Il progetto INADEF sta sviluppando un sistema di allarme innovativo che si propone, invece, di riconoscere le colate detritiche con anticipi di tempo maggiori, collegando la previsione di precipitazione a breve termine o nowcasting (1-3 ore) con modelli idrologici e di innesco.
per saperne di più: Inadef
per iscriversi Ciclo di eventi online sulle colate detritiche e l’allerta di protezione civile