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Come si forma l’ozono? Arpav installa un analizzatore dei suoi precursori nella stazione di Padova - Mandria

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Come si forma l’ozono? Arpav installa un analizzatore dei suoi precursori nella stazione di Padova - Mandria

L’ozono è un inquinante che si forma nella bassa atmosfera a causa delle reazioni di alcune sostanze, dette precursori, in condizioni di intenso irraggiamento solare: per questo motivo tale inquinante presenta valori massimi durante il periodo estivo, quando l’intensità della radiazione ultravioletta è massima. Poiché parte dei precursori dell’ozono sono di origine antropica, il monitoraggio in continuo delle concentrazioni al suolo di queste sostanze offre informazioni importanti sull’andamento dell’ozono.

La loro misurazione è prevista dal D.Lgs. 155/2010 ed ha come obiettivo principale il miglioramento delle conoscenze dei complessi processi di formazione dell’ozono troposferico.

Tra i precursori dell’ozono vi è una serie di composti organici volatili, elencati in dettaglio nel decreto e riportati nella tabella sottostante, la cui determinazione in continuo permette di acquisire importanti conoscenze sull’andamento temporale della concentrazione di tali molecole in atmosfera e sulla loro effettiva relazione con la formazione dell’ozono. La misurazione contemporanea nello stesso sito di queste sostanze e dell’ozono fornisce anche un valido strumento di controllo e miglioramento delle performance dei modelli fotochimici per le previsioni dei livelli di ozono troposferico.

A tale proposito il D.Lgs. 155/2010 prevede, in aggiunta alle misurazioni routinarie svolte dalle Agenzie ambientali tramite le reti di qualità dell’aria, una serie di monitoraggi di approfondimento, tra cui la determinazione dell’ozono e dei suoi precursori, presso alcune stazioni speciali individuate con apposito decreto ministeriale.

Padova Mandria è una di queste stazioni speciali, dove già da anni vengono effettuate misure particolari sul rapporto tra il benzo(a)pirene e gli altri idrocarburi policiclici aromatici. Dal mese di aprile 2023 la stazione esegue le misure dei precursori di ozono, che prevedono l’acquisizione oraria della concentrazione in aria di ben 30 composti indicati dalla norma, aumentando notevolmente il numero di parametri monitorati da questa stazione.

Grafico - Cromatogramma con individuazione dei picchi relativi ai diversi composti organici precursori dell'ozono

2-metilpentano

n-ottano

1,2,3 Trimetilbenzene

i-Butano

n-pentano

n-esano

Etilbenzene

Etano

n-Butano

1,3-Butadiene

Benzene

MetaPara-xylene

Etilene

2-Butene (trans)

2-Pentene (trans)

Isoottano

Orto-xylene

Propano

1-Butene

1 - Pentene

n-eptano

1,3,5 Trimetilbenzene

Propilene

2-Butene (cis)

2-Pentene (cis)

Toluene

1,2,4 Trimetilbenzene

Acetilene

i-Pentano

Isoprene

Tabella - Composti organici volatili precursori dell’ozono

Ultimo aggiornamento

12-06-2023 14:55

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aria

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