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La danza dei pollini nell’aria

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La danza dei pollini nell’aria

Se l’occhio umano potesse vedere l’infinitamente piccolo, potrebbe ammirare, nell’aria, la danza dei microscopici granuli di polline, iniziata ancora a gennaio e che prosegue con l’alternanza di famiglie, generi e specie nella produzione di questa preziosa risorsa causa, a volte, di fastidiose allergie.

Il grafico 1 presenta i dati del monitoraggio delle principali famiglie botaniche in Veneto dal primo gennaio a metà aprile. Si nota subito la maggiore quantità del polline di Corylacee nella zona montana (Belluno e Feltre) e di Vicenza rispetto agli altri siti. Il nocciolo, però, presente in particolare nei mesi di gennaio - febbraio, ha lasciato il testimone al carpino bianco prima e al carpino nero poi, al momento ancora significativi. Sempre in questi mesi, i pollini della famiglia delle Cupressacee/Taxacee sono rilevanti nelle provincie di pianura, in primis Verona e Vicenza, a seguire le altre; non significativi nella zona montana. Anche le Betulacee presentano presto la loro fioritura con l’ontano, in particolare nelle zone planiziali e litoranee, al quale succede poi la betulla.

il dettaglio del monitoraggio aerobiologico per stazione

Grafico 1 – i dati del monitoraggio aerobiologio da gennaio a metà aprile 2023

Per quanto riguarda i miceti, sono già presenti le spore fungine di Alternaria sp., che raggiungono quantità medie in zone di pianura e litoranee, ma si mantengono in basse quantità in montagna. Il grafico 2 illustra i dati, sempre per il periodo di monitoraggio prima considerato.

Grafico 2 – I dati del monitoraggio spore fungine di Alternaria sp. da gennaio a metà aprile 2023 per stazione

E nel prossimo periodo?

Nel mese di maggio si ritroveranno ancora pollini di betulla e carpino nero sia in pianura che montagna, acero, platano e faggio. In tutta la regione si avrà la polluzione delle Pinacee (con larice, pino, abete) ma saranno le Graminacee, la cui fioritura è iniziata precocemente già con i primi pollini a marzo, in pianura, a raggiungere quantità elevate di polline. Oltre a questa famiglia, anche quella delle Urticacee e delle Plantaginacee, già iniziata in pianura, si estenderà anche in montagna. Ulteriori pollini di erbacee rilevate in questo periodo in pianura, sono quelli di Amaranthacee, Crucifere, Juncacee, Plantaginacee, Polygonacee, Ranuncolacee, Rubiacee. Nel mese di maggio inizierà anche la fioritura dell’olivo, in particolare nella zona del veronese e vicentino. Da segnalare la fioritura in pieno, particolarmente in pianura, delle broussonetia (Moracee).

Procedendo verso l’estate, i pollini delle piante arboree lasceranno il posto a quelle delle erbacee. L’impollinazione dell’ulivo termina con giugno; anche il castagno fiorisce a giugno per terminare la fioritura nei primi giorni di luglio. Il polline di Graminacee, Plantaginacee e Urticacee viene monitorato fino agli inizi dell’autunno, quando compaiono i pollini del cedro (Pinacee). Anche le Amaranthacee liberano quantità considerevoli di polline in pianura. Fra luglio e settembre si ritrova in atmosfera il polline di artemisia e ambrosia, in particolare in pianura. Un’attenzione particolare è rivolta all’ambrosia per verificare la presenza del polline trasportato dall’est europeo, dove questa pianta è molto diffusa.

Nel periodo estivo- autunnale le spore fungine di Alternaria sp. raggiungono elevate concentrazioni in pianura.

Ultimo aggiornamento

02-05-2023 09:02

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pollini

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