Gli ultimi giorni di gennaio sono stati caratterizzati da una certa dinamicità atmosferica e da un andamento termico piuttosto anomalo per il periodo, in controtendenza con le cosiddette “giornate della merla” ovvero le più fredde dell’anno.
Tra lunedì 27 e martedì 28 il Veneto è stato interessato dal passaggio di una saccatura di origine atlantica proveniente da ovest accompagnata da una avvezione di venti caldo-umidi a tutte le quote dai quadranti meridionali che ha determinato un episodio perturbato.
Registrati quantitativi abbondanti di piogge sulle zone montane e pedemontane, localmente anche molto abbondanti (100-120 mm/24h) sulle Dolomiti meridionali.
L’andamento del limite della neve si è mantenuto elevato per il periodo, in prevalenza oltre i 2000 m sulle Prealpi ma a tratti anche sulle Dolomiti nella mattinata di martedì, complici le forti correnti in quota caldo-umide dai quadranti meridionali
leggi di più