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Piogge diffuse e neve aumentano le scorte idriche. L’ultimo rapporto risorsa idrica

Piogge. In maggio le precipitazioni superano la media del periodo 1994- 2020 di un 48%; se si considerano gli otto mesi dall’inizio dell’anno idrologico, 1° ottobre, gli apporti del periodo sono ancora superiori alla media, +19%. Riserve nivali. Sulle Dolomiti il mese di maggio è stato il terzo più freddo dal 1990 dopo il 1991 e il 2019 e il periodo aprile-maggio il secondo più freddo almeno dal 1990, preceduto solo dal 1991.

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Piogge diffuse e neve aumentano le scorte idriche. L’ultimo rapporto risorsa idrica

Piogge. In maggio le precipitazioni superano la media del periodo 1994- 2020 di un 48%; se si considerano gli otto mesi dall’inizio dell’anno idrologico, 1° ottobre, gli apporti del periodo sono ancora superiori alla media, +19%. Riserve nivali. Sulle Dolomiti il mese di maggio è stato il terzo più freddo dal 1990 dopo il 1991 e il 2019 e il periodo aprile-maggio il secondo più freddo almeno dal 1990, preceduto solo dal 1991.

Complessivamente nel mese sono caduti oltre 110-150 cm di neve fresca oltre i 2600 metri di quota e 45-65 cm a 2200 metri. La superficie innevata è ancora continua per oltre il 50% dei pendii oltre i 1750-1850 metri di quota. Le riserve idriche (SWE) nel manto nevoso del bacino del fiume Piave sono ancora significative, circa il doppio della media storica.
Falda. Il mese di maggio è stato caratterizzato, soprattutto nelle ultime due decadi, da precipitazioni diffuse e abbondanti su tutto il territorio. Se si eccettua il settore occidentale, dove si registra una stazionarietà, i livelli della falda sono in netta ripresa soprattutto nella seconda metà del mese, con valori superiori a quelli attesi per il periodo.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 09:58

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