Ultimo aggiornamento
16-09-2022 09:58Due pluviometri e quattro videocamere a visione notturna sono i nuovi strumenti di monitoraggio installati da Arpav lungo il corso del rio Rudan. Il sistema, attivato nell’ambito del progetto Inadef, è ancora sperimentale ma può già dare informazioni utili sulla dinamica delle colate detritiche ed essere di supporto per le azioni di protezione civile.
I dati e le immagini sono consultabili online sulla pagina Sistema sperimentale di monitoraggio del rio Rudan.
Gli enti coinvolti nelle azioni di protezione civile, in particolare il Sindaco e Anas, possono, ad esempio, monitorare con le nuove webcamil transito di una colata detritica alcuni minuti prima che arrivi a Peaio, centro abitato del Comune di Vodo di Cadore (Bl) vicino al rio, o tramite i pluviometri monitorare la pioggia nella parte bassa del bacino dove insistono una serie di frane laterali lungo il corso d’acqua.
I dati registrati dalle stazioni sul rio Rudan andranno ad integrare quelli già utilizzati per il modello di previsione sviluppato nel progetto Inadef, fornendo inoltre, attraverso le webcam, preziose informazioni sulla dinamica dell’evento, le caratteristiche del fluido e le volumetrie.
Sulla pagina online del monitoraggio del rio Rudan i dati di pioggia sono disponibili al minuto, all’ora e sulle 24 ore e le immagini delle quattro webcam si aggiornano ogni ora e in caso di pioggia ogni cinque minuti. Il Sistema è al momento sperimentale e non viene garantita la continuità nella visualizzazione dei dati.
Il bacino del rio Rudan è uno dei tre casi studio in Italia del progetto Inadef. Gli altri due sono la Rovina di Cancia in Veneto e il torrente Moscardo in Friuli-Venezia Giulia. Obiettivo del progetto è sviluppare un sistema di allarme delle colate detritiche, che possa riconoscere con anticipo lo sviluppo del fenomeno permettendo alle autorità di promuovere azioni di prevenzione per tutelare i beni e le persone.
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