Ultimo aggiornamento
11-07-2023 11:39Tags
cambiamenti climaticimeteoCon ondata di calore s’intende una situazione meteorologica con temperature molto elevate per un periodo prolungato, che può mettere in crisi la termoregolazione corporea per la difficoltà di eliminare il calore in eccesso.
In Veneto, dopo una breve fase di caldo anomalo registrata intorno al 20-21 giugno, in questi giorni si sta registrando la prima vera ondata di caldo della stagione estiva 2023 con temperature in progressivo aumento su tutto il territorio a causa dell’espansione sul Mediterraneo dell’anticiclone sub-tropicale di matrice africana.
A partire dal fine settimana del 8-9 luglio i valori termici sono progressivamente risaliti fino a raggiungere nella giornata di lunedì 10 temperature massime di 34-36°C su gran parte della pianura interna con punte prossime ai 37°C sulle zone sud-occidentali, 30-33°C sulla costa e sulla pianura nord-orientale e in alcuni fondovalle prealpini, 29-32°C in diversi fondovalle dolomitici. Anche le temperature minime hanno superato i 20°C (“notte tropicale”) su gran parte della pianura, fino a punte di 23-25°C in alcune località della costa e della pedemontana.
Le temperature minime e massime registrate
Previsioni
Il culmine di questa prima fase dell’ondata di caldo in Veneto è previsto tra martedì 11 e mercoledì 12; poi, tra giovedì e venerdì è atteso un temporaneo cedimento del promontorio di alta pressione e il conseguente ingresso di correnti in quota di origine atlantica leggermente più fresche e a tratti instabili che potranno favorire un contenuto calo termico oltre a qualche precipitazione sparsa a prevalente carattere di rovescio e temporale. La tendenza nei giorni successivi sembra però confermare una ripresa dell’alta pressione sul Mediterraneo accompagnata da una nuova risalita delle temperature nel corso del prossimo fine settimana e inizio della prossima settimana.
Ondate di calore: soggetti a rischio
Le ondate di calore rappresentano un rischio socio-sanitario. A supporto delle Asl del territorio nella gestione di questa criticità estiva, da giugno a settembre Arpav emette quotidianamente una previsione del disagio fisico prevalente e della qualità dell’aria in relazione ai livelli di ozono per le quattro zone climatiche che caratterizzano il Veneto dal punto di vista del caldo estivo.
A rischio sono soprattutto anziani, bambini, persone in sovrappeso o con patologie cardiovascolari e respiratorie. Inoltre, il perdurare di elevate temperature può causare problemi psicologici/sociologici (situazioni climatiche disagevoli causano stress), interruzioni dell’erogazione dell’elettricità (per aumento dell’uso dei sistemi di raffrescamento), aumento del rischio di incendi.
Notti tropicali e cambiamenti climatici
Le notti tropicali e la durata delle ondate di calore, numero di giorni con temperatura massima maggiore di 5 °C rispetto alla media per almeno 5 giorni consecutivi, sono due degli indicatori scelti da Arpav nelle proiezioni climatiche per valutare gli impatti dei cambiamenti climatici nel prossimo futuro.
Nell’ambito della Piattaforma Proiezioni Climatiche per il nord-est le simulazioni per questi indicatori prevedono per il 2100 un aumento significativo in assenza di decise azioni di mitigazione che possano contenere l’emissione di gas serra in atmosfera e il conseguente aumento delle temperature. In particolare l’aumento delle notti tropicali sarà più marcato nelle aree costiere, mentre per la durata delle ondate di calore le aree più colpite saranno la pianura interna e le zone montane.
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