Ultimo aggiornamento
11-07-2024 14:43Tags
meteoIn questi giorni in Veneto si sta registrando la seconda ondata di caldo della stagione estiva 2024, dopo quella del periodo 28-30 giugno.
Dopo la prolungata fase di instabilità della settimana scorsa, le temperature sono infatti risalite su tutto il territorio a causa dell’espansione sul Mediterraneo dell’anticiclone sub-tropicale di matrice africana.
Da martedì 9 le temperature hanno raggiunto valori molto superiori alla media, sia nelle minime della notte che in quelle massime diurne. Queste ultime hanno toccato punte di 35-36°C in molte zone della pianura. Tale ondata dovrebbe perdurare almeno fino a venerdì 12 luglio con una lieve attenuazione tra sabato e domenica specie sulle zone montane e pedemontane.
Il permanere per un periodo prolungato di temperature molto elevate, situazione tipica delle ondate di calore, può mettere in crisi la termoregolazione corporea per la difficoltà di eliminare il calore in eccesso, creando condizioni di disagio fisico.
Tra i prodotti dell’Agenzia, il Bollettino Disagio Fisico presenta i dati del disagio fisico registrati sul territorio secondo tre gradi di intensità - forte, moderato e debole - che misurano quanto la temperatura percepita dal corpo umano si discosta dallo stato di benessere. I punti colorati sulla mappa rappresentano il massimo livello di disagio raggiunto nel corso della giornata precedente per ogni provincia, utilizzando i dati meteorologici della stazione più vicina al capoluogo. Cliccando su ciascun punto si accede ai dati dell’indice di disagio fisico orario per i tre giorni precedenti a quello di aggiornamento. L’utilizzo dei colori agevola la valutazione visiva complessiva dell’andamento dell’indice nei giorni considerati.
Arpav a servizio delle Asl
Sono soprattutto anziani, bambini e in generale le persone fragili, i soggetti che soffrono maggiormente con il perdurare di temperature elevate.
Per la gestione di questa criticità estiva, ARPAV supporta le Aziende Sanitarie del territorio e la Protezione Civile regionale fornendo quotidianamente, da giugno a settembre, una previsione del disagio fisico e della qualità dell’aria in relazione ai livelli di ozono per quattro zone climatiche: la zona Montana, la Pedemontana, la zona Pianeggiante continentale e la zona Costiera. La previsione viene formulata per il giorno di emissione e per quello successivo; viene altresì riportata anche la tendenza per ulteriori due giorni.
In presenza di un quadro meteorologico-previsionale, dal quale si possano prefigurare intensi e/o prolungati periodi di disagio fisico particolarmente significativi, la Protezione Civile Regionale emette un’apposita “Dichiarazione di stato di allarme climatico” consultabile al link sotto riportato:
https://www.regione.veneto.it/web/protezione-civile/cfd
Approfondimento su notti tropicali e cambiamenti climatici
Le notti tropicali (numero di giorni con temperatura minima maggiore di 20°C) e la durata delle ondate di calore (numero di giorni con temperatura massima maggiore di 5 °C rispetto alla media per almeno 5 giorni consecutivi) sono due tra gli indicatori scelti da Arpav nelle proiezioni climatiche per valutare gli impatti dei cambiamenti climatici nel prossimo futuro.
Nella “Piattaforma Proiezioni Climatiche per il nord-est”, le simulazioni per questi indicatori ne prevedono, per il 2100, un aumento significativo. Ciò, in particolare, nel caso non vengano adottate decise azioni di mitigazione che possano contenere l’emissione di gas serra in atmosfera e il conseguente aumento delle temperature. L’aumento delle notti tropicali dovrebbe essere più marcato nelle aree costiere, mentre l’aumento della durata delle ondate di calore dovrebbe riguardare maggiormente la pianura interna e le zone montane.
la Piattaforma Proiezioni Climatiche
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