ACQUE SOTTERRANEE: qualità chimica

Ci sono punti di monitoraggio con inquinanti di origine antropica e/o naturale?

Anno:2024
Data ultimo aggiornamento:
DPSIR: S
Stato attuale: Intermedio o incerto
Trend:

Descrizione

La qualità delle acque sotterranee può essere influenzata sia dalla presenza di sostanze inquinanti attribuibili principalmente ad attività antropiche, sia dalla presenza di sostanze di origine naturale (ad esempio ione ammonio, ferro, manganese, arsenico,…) che possono compromettere gli usi pregiati della risorsa idrica.
La qualità dell’acqua prelevata dal sito di monitoraggio è classificata come buona se tutte le sostanze sono presenti in concentrazioni inferiori agli standard numerici riportati nel DLgs 152/2006 smi.
Questo indicatore si differenzia dallo stato chimico che, secondo la normativa, deve tener conto della sola componente antropica delle sostanze indesiderate trovate, una volta discriminata la componente naturale attraverso la quantificazione del suo valore di fondo naturale. Considerato che la valutazione dello stato chimico delle acque sotterranee è condotta alla fine del ciclo di un piano di gestione, utilizzando i dati raccolti con il monitoraggio nei diversi anni, e che i valori di fondo saranno aggiornati ad ogni ciclo per tener conto dei nuovi dati, il punto con qualità non buona per sostanze naturali potrà essere classificato in stato buono o scarso in base a questi valori solo a posteriori.
L’indice concorre comunque alla definizione dello stato chimico del corpo idrico sotterraneo: un punto con qualità buona sarà sicuramente classificato in stato chimico buono e uno con qualità scadente per presenza di sostanze antropiche, come nitrati, solventi o pesticidi, sarà in stato chimico scadente.

Obiettivo

Gli standard di qualità (definiti a livello europeo) e i valori soglia (definiti a livello nazionale) per le acque sotterranee sono riportati nella lettera B, parte A dell’allegato 1 alla parte III del DLgs 152/2006 (tabella 2 e tabella 3). I valori soglia adottati dall'Italia sono stati modificati dal decreto del Ministero dell'Ambiente del 6 luglio 2016 che recepisce la direttiva 2014/80/UE, di modifica dell'Allegato II della direttiva 2006/118/CE, sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento. Le modifiche più rilevanti sono l'inserimento di alcuni composti perfluoroalchilici, l'eliminazione dei valori soglia di 1.5 µg/l per tricloroetilene, di 1.1 µg/l per tetracloroetilene e di 10 µg/l per la sommatoria degli organoalogenati e l'inserimento del valore soglia di 10 µg/l per la somma di tricloroetilene e tetracloroetilene.
La valutazione dell’indicatore si è basata sul superamento, in termine di concentrazione media annua, di queste soglie di concentrazione per una o più sostanze.

Valutazione

Nel 2024 la valutazione della qualità chimica ha interessato 293 punti di monitoraggio, 192 dei quali (pari al 66%) non presentano alcun superamento degli standard numerici individuati dal DLgs 152/2006 s.m.i e sono stati classificati con qualità buona, 101 (pari al 34%) mostrano almeno una non conformità e sono stati classificati con qualità scadente.
Il maggior numero di sforamenti è dovuto alla presenza di inquinanti inorganici (79 superamenti, 62 dei quali imputabili allo ione ammonio), e metalli (28 superamenti, 27 dei quali per l’arsenico), prevalentemente di origine naturale.
Per le sostanze di sicura origine antropica le contaminazioni riscontrate più frequentemente e diffusamente sono quelle dovute ai pesticidi (37). Gli altri superamenti degli standard di qualità sono causati da nitrati (6), composti organoalogenati (15) e composti perfluorurati (3).
Osservando la distribuzione dei superamenti nel territorio regionale si nota una netta distinzione tra le tipologie di inquinanti presenti a monte ed a valle della del limite superiore della fascia delle risorgive: nell’acquifero indifferenziato di alta pianura la scarsa qualità è dovuta soprattutto a pesticidi, nitrati e composti organo alogenati; negli acquiferi differenziati di media e bassa pianura a sostanze inorganiche e metalli. Entrambi i punti con superamento del valore soglia per almeno un composto perfluorurato si trovano nell’area del pennacchio di contaminazione con origine a Trissino.

Considerando le 253 monitorate nel periodo 2016-2024, si osserva una diminuzione statisticamente significativa nel numero di stazioni con qualità buona (n=9, S=-24) dovuta principalmente all’introduzione della ricerca del metabolita metolachlor ESA negli ultimi anni.

Mappa regionale dei superamenti degli standard numerici del DLgs 152/2006: Anno 2024

Mappe regionali dei superamenti degli standard numerici del DLgs 152/2006 per gruppo di inquinanti: anno 2024

Approfondimenti

Open data : Qalità chimica acque sotterranee

Archivio: 2023, 2022, 2021, 2020, 2019, 2018, 2017, 2016, 2015, 2014

Prossimo aggiornamento: giugno 2026

Licenza: CC BY 4.0

Data ultimo aggiornamento
Fonte dei datiARPAV
Fonte dell'indicatoreARPAV
Sorgente digitale dei dati
ObiettivoValutare la qualità della risorsa idrica sotterranea, individuando i punti con presenza di sostanze indesiderate e/o inquinanti, siano essi di origine antropica o naturale
Unità di misuraTesto: buono, scadente
Metodo di elaborazioneLa conformità dello standard di qualità ambientale e del valore soglia, è calcolata attraverso la media dei risultati del monitoraggio in ciascun punto. Ai fini del calcolo, nel caso di concentrazioni inferiori al limite di quantificazione (“<”) viene utilizzato un valore pari a metà del valore del limite di quantificazione (es. <1.00 sostituito da 0.50). Quando il valore medio calcolato è inferiore ai limiti di quantificazione, il valore viene indicato come «inferiore al limite di quantificazione». Il valore medio così calcolato è arrotondato al numero di decimali con cui è espresso il valore soglia/standard di qualità. trend: per verificare l’esistenza di un trend monotono è stato utilizzato il test non parametrico di Mann-Kendall con livello di confidenza del 95%.
Riferimento normativoDM 6 luglio 2016, D.Lgs. 30/2009, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Direttiva 2006/118/CE
Valore di riferimentobuono
Periodicità di rilevamento dei datisemestrale
Periodicità di rilevamento dell'indicatoreannuale
Periodicità di riferimentodal al
Unità elementare di rilevazionestazione di monitoraggio
Livello minimo geograficoPuntuale
Copertura geograficaregionale
Aspetti da migliorare
Link utili

Ultimo aggiornamento

30-05-2025 10:03

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