Ultimo aggiornamento
29-09-2022 12:42Tags
meteoUn’ulteriore perturbazione porterà tra venerdì 1 e sabato 2 precipitazioni diffuse, più consistenti sulle zone montane e pedemontane. La neve cadrà inizialmente anche a bassa quota (ma non in pianura) per poi portarsi intorno a 800-1000 m sabato sulle Prealpi. Sono dunque ancora previste copiose nevicate sui monti. Domenica l’evoluzione è ancora incerta, in ogni caso le eventuali precipitazioni dovrebbero risultare di entità assai minore.
L’inizio del 2021 sarà caratterizzato da un ulteriore perturbazione che porterà ancora copiose nevicate su Dolomiti e Prealpi.
Si tratta ormai del terzo episodio in un mese in cui si verificano nevicate molto significative in montagna: sabato 5 e domenica 6 dicembre le nevicate sono iniziate a quote relativamente basse, ma poi il limite della neve si è alzato in modo significativo specie sulle Prealpi, e gli accumuli di neve sono stati particolarmente abbondanti soprattutto in quota sopra i 1500 m; lunedì 28 dicembre invece la neve è caduta copiosa anche fino a tutti i fondovalle prealpini.
In pianura abbiamo avuto due episodi significativi di nevicate nell’ultimo mese e in entrambi la zona interessata dagli accumuli maggiori è stato il Vicentino: il primo si è verificato mercoledì 2 dicembre, quando la neve è caduta sui colli, sulle zone pedemontane e in alcune aree della pianura, in particolare sul Vicentino; il secondo è stato lunedì 28 e in questo caso le zone più interessate sono state il Trevigiano (con 5-10 cm) e ancora il Vicentino, dove gli accumuli sono risultati particolarmente rilevanti per la pianura (10-20 cm, localmente anche superiori). .
La situazione meteorologica prevista.
Sono ormai molti giorni che un’ampia circolazione ciclonica persiste sull’Europa settentrionale ed estendendosi in modo più o meno consistente sul Mediterraneo centro-occidentale alimenta degli impulsi perturbati sulla nostra regione, associati ad una intensificazione del flusso dai quadranti meridionali che porta aria umida dal Mediterraneo. Un ulteriore impulso è appunto previsto tra venerdì 1 e sabato 2, e sarà associato anche alla formazione di un minimo di pressione sul Tirreno nella giornata di sabato.
In figura è la rappresentata con le isobare la pressione al suolo prevista per sabato 2 gennaio alle ore 12. Si può notare l’area di bassa pressione sul Mediterraneo centro occidentale, con minimo sul Golfo Ligure (Fonte: Centro europeo di previsioni a medio termine ECMWF)
Vediamo ora in maggior dettaglio le previsioni per questo lungo fine settimana di fine anno.
Giovedì 31 avremo una temporanea pausa di questo periodo caratterizzato da nubi e frequenti precipitazioni. La circolazione sarà infatti leggermente anticiclonica, non avremo precipitazioni (a parte qualche residuo fenomeno nelle primissime ore), sono previsti frequenti tratti soleggiati, ma saranno ancora presenti nebbie in pianura specie nelle ore più fredde.
La nuova perturbazione interesserà la regione a partire dalla mattinata di venerdì 1 e la sua fase più consistente dovrebbe essere tra il pomeriggio di venerdì 1 e la serata di sabato 2. Sono previste precipitazioni estese, che interesseranno con maggior persistenza e intensità le zone centro settentrionali, determinando quantitativi di precipitazione anche abbondanti sulle zone montane e pedemontane. La neve cadrà inizialmente anche a bassa quota (non in pianura ma fino ai fondovalle prealpini) per poi portarsi intorno a 800-1000 m sulle Prealpi nella giornata di sabato, mentre sulle Dolomiti le nevicate potranno localmente continuare anche quote più basse. Sono dunque ancora previste copiose nevicate sui monti, specie sopra i 1000 m circa.
Domenica 3 l’evoluzione risulta ancora abbastanza incerta; in ogni caso le eventuali precipitazioni dovrebbero risultare di entità assai minore.
Per maggiori dettagli e per seguire tutti gli aggiornamenti, consultare i bollettini meteo sul sito ARPAV.
ARPAV augura a tutti gli utenti di passare in modo sereno la fine di questo anno travagliato e l’inizio dell’anno nuovo.
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