Ultimo aggiornamento
10-06-2025 12:15Tags
progetti europeirifiutiA Bassano del Grappa, il 4-5 giugno 2025, si è tenuto il secondo di tre incontri previsti nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia Wastereduce, nel suggestivo contesto dove il fiume Medio Brenta rappresenta uno degli snodi principali dell’area pilota del Veneto. I partner italiani e croati hanno visitato l’area naturalistica coinvolta nella strategia progettuale, osservando direttamente sul campo le buone pratiche implementate. In particolare, i veicoli elettrici per la raccolta dei rifiuti, impiegati all’interno delle Aree Natura 2000, e i moderni impianti di compostaggio a supporto della raccolta differenziata organica.
Una sperimentazione sul campo è stata possibile grazie al supporto di droni, pilotati da tecnici di Arpav e dell’Università di Trieste, partner di progetto, che hanno mappato le zone di accumulo di rifiuti lungo il fiume Brenta e raccolto dati e informazioni utili per l’implementazione della strategia del progetto Wastereduce.
Il ciclo di incontri
L’incontro di Bassano, organizzato da Etifor | Valuing Nature, partner italiano di Arpav nel progetto, è stato il secondo di un ciclo di tre dedicati alle attività di educazione ambientale e training tecnico-operativo per promuovere pratiche sostenibili nella gestione dei rifiuti e nella tutela dei siti Natura 2000.
Il primo incontro si è svolto a maggio nell’area pilota della Croazia, la Spiaggia di Sakarun Bay, esempio virtuoso di gestione integrata dei rifiuti in contesto costiero ad alto valore naturalistico. In quest’area naturale i partners hanno realizzato un’azione di cleaning beach coinvolgendo anche i ragazzi croati delle scuole superiori del luogo, che hanno potuto conoscere l’importanza delle banquette, i depositi di posidonia oceanica presenti sulla spiaggia, fondamentali per la cattura della CO2 e per la biodiversità.
Il terzo e ultimo incontro si terrà a Parenzo, Istria, 11-12 giugno. I partners visiteranno l’area naturale protetta del Canale di Leme, ultima area coinvolta negli studi del progetto Wastereduce.
Questi momenti di scambio e confronto rafforzano il networking tra i partner di progetto, contribuendo a consolidare una rete di cooperazione transfrontaliera per la protezione dell’ambiente e l’adozione condivisa di soluzioni sostenibili.
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