Ultimo aggiornamento
05-09-2025 10:47Qualità delle acque destinate alla vita dei molluschi
Le acque destinate ai molluschi rispondono ai requisiti di conformità?
Descrizione
Un indicatore della qualità delle acque destinate alla vita dei molluschi è dato dalla conformità delle acque dei corpi idrici designati dalla Regione e utilizzate per tale uso. Dal 2002 ARPAV provvede a monitorare le acque costiere (marine e lagunari) del Veneto destinate alla vita dei molluschi, al fine di verificarne la conformità o meno così come richiesto alle Regioni dal D. Lgs. n. 152/2006 Artt. 87-90 (per i monitoraggi: parte terza, allegato 2, sezione C). Si sottolinea che l’articolo 90 del D. Lgs. n. 152/2006 precisa che le attività di sorveglianza sanitaria e veterinaria sulla produzione, vendita e consumo dei molluschi resta normato dall’ex D.Lgs 530/92, indicando così la designazione delle acque destinate alla vita dei molluschi come una attività di tutela ambientale che, pertanto, non inficia la qualità delle aree in concessione per la molluschicoltura.
Obiettivo
Raggiungimento della conformità delle acque costiere e salmastre sedi di banchi e popolazioni naturali di molluschi bivalvi e gasteropodi.
Valutazione
Nel 2024 l'attività svolta da ARPAV si è attuata su 75 punti di controllo per la matrice acqua di cui 23 anche per la matrice biota, opportunamente distribuiti nelle otto aree designate (mare Adriatico, laguna di Caorle/Bibione, laguna di Venezia, laguna di Caleri/Marinetta, laguna la Vallona, laguna di Barbamarco, sacca del Canarin e sacca degli Scardovari).
Nel 2024, dopo un anno (2023) caratterizzato da un numero elevato di corpi idrici non conformi (5 su 8), situazione determinata non tanto dal superamento dei valori di legge del parametro Escherichia coli, quanto dal non rispetto della frequenza dei campionamenti, lo stato di qualità ritorna alla situazione mediamente osservata negli ultimi 10 anni e caratterizzata dalla quasi totalità di corpi idrici conformi. Permane la difficoltà nel reperimento di molluschi, in particolare di mitili, che ha costretto l’Agenzia ad usare come specie prioritaria per le analisi l’ostrica.
Si segnala inoltre la situazione che ha condizionato il giudizio di conformità delle acque marine, valutato sulla base delle risultanze analitiche, con particolare riferimento alla presenza di Escherichia coli in quantità eccedenti il limite normativo. Le salinità basse registrate nel corso dell’anno sono conseguenti ai numerosi periodi di piogge intense che hanno caratterizzato il settentrione, tali precipitazioni nel territorio veneto sono state caratterizzate da variazioni spaziali piuttosto importanti legate al carattere spesso temporalesco degli apporti. Solo per il Veneto, ad esempio, a maggio le precipitazioni sono risultate più del doppio (+134) rispetto alla media 1994-2023, a giugno più del 30% rispetto alla media storica; di conseguenza, nei mesi citati, anche gli apporti fluviali al mare sono risultati nettamente superiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua (es. marzo e giugno) (https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/meteo/commenti-meteoclimatici e https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/idrologia/rapporti-risorsa-idrica). Non va sottovalutato, in questo caso, il possibile incremento delle aperture degli sfioratori di piena delle reti fognarie miste afferenti ad impianti di depurazione prossimi alla costa in occasione di eventi meteorici importanti; in tali evenienze l’acqua reflua, ancorché fortemente diluita dalle notevoli quantità di acque piovane che si riversano nei condotti fognari tramite le caditoie stradali, viene immessa in ambiente esterno senza subire alcun processo depurativo. Complessivamente il corpo idrico risulterebbe, sulla base dei soli risultati analitici, non conforme, tuttavia a causa degli eventi meteorici che hanno interessato il Veneto si applica la deroga di cui all'art. 89 - "Deroghe" del D.Lgs n. 152/2006 e si dichiara il corpo idrico Mare Adriatico "CONFORME".
Valutando i dati disaggregati per anno si osserva che le condizioni meno favorevoli si sono avute nel 2002 (tutti i corpi idrici non conformi ad eccezione del mare Adriatico) e in minor misura nel periodo 2003-2010, mentre quelle più favorevoli si sono verificate negli anni successivi, in particolare nel 2021 in cui tutti i corpi idrici sono risultati conformi. Nel 2023 si assiste ad un nuovo peggioramento, con oltre la metà dei corpi idrici non conformi, e nel 2024 nuovamente ad un miglioramento, il che rende il trend della risorsa piuttosto incerto.
Fig 1 - Numero dei corpi idrici conformi (e non) alla vita dei molluschi nel Veneto, anni 2002 – 2024
Approfondimenti
Open data:
Conformità delle acque destinate alla vita dei molluschi
Dati analisi molluschi - Acque di Transizione e Acque Marino Costiere
Archivio: 2023, 2022, 2021, 2020, 2019, 2018, 2017, 2016, 2015, 2014, 2013, 2012, 2011, 2010, 2009
Prossimo aggiornamento: L’aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2025 è previsto per l’estate 2026.
Licenza: CC BY 4.0
Data ultimo aggiornamento | |
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Fonte dei dati | ARPAV |
Fonte dell'indicatore | ARPAV |
Sorgente digitale dei dati | |
Obiettivo | |
Unità di misura | giudizio di conformità |
Metodo di elaborazione | |
Riferimento normativo | D.Lgs. n.152/2006 |
Valore di riferimento | |
Periodicità di rilevamento dei dati | variabile a seconda dei parametri da indagare (mensile, trimestrale e semestrale) |
Periodicità di rilevamento dell'indicatore | annuale |
Periodicità di riferimento | dal al |
Unità elementare di rilevazione | stazione di campionamento |
Livello minimo geografico | corpo idrico |
Copertura geografica | Province di Venezia e di Rovigo |
Aspetti da migliorare | |
Link utili |
DPSIR
- D - Determinante
- P - Pressione
- S - Stato
- I - Impatto
- R - Risorsa
Stato attuale
- Positivo
- Intermedio o incerto
- Negativo
Trend della risorsa
- In miglioramento
- Stabile o incerto
- In peggioramento