Ultimo aggiornamento
28-10-2022 09:06Tags
idrologia
In agosto sono caduti mediamente sul Veneto 201 mm di precipitazione, valori molto superiori alla media del periodo 1994-2019 (+105%). Per il Veneto questo è il mese di agosto con i maggiori apporti dal 1994. A livello di bacino idrografico si riscontrano ovunque condizioni di surplus pluviometrico rispetto alla media 1994-2019, con scarti variabili da +9% (Pianura tra Livenza e Piave) e +20% (Lemene) fino a +122% (Piave) e +134% (Brenta): gli apporti sul Brenta e Piave sono i massimi dal 1994.
Riserve nivali. Nelle Dolomiti il mese di agosto, pur essendo stato il più fresco degli ultimi 4 anni, è risultato mite rispetto alla media (+0,9 °C), con la seconda decade particolarmente mite (+1,2 °C). I ghiacciai hanno continuato la fusione fino in quota, rallentata in occasione degli episodi nevosi di agosto. In quota, lo strato attivo del permafrost (terreno sgelato) è aumentato di spessore durante tutto il mese.
Alla data del 31 agosto, a causa delle intense precipitazioni registrate negli ultimi giorni, le portate dei maggiori fiumi veneti, ad eccezione del fiume Po la cui morbida, periodo in cui nel fiume scorre tanta acqua, arriva in Veneto usualmente con qualche giorno di ritardo, risultano nettamente superiori alle medie mensili storiche.
Queste e altre informazioni nell'ultimo rapporto Arpav risorsa idrica